Sito Reale Borbonico Portici (NA)
Sistemazione e risanamento dei viali del Bosco superiore – 2012
La realizzazione del Sito Reale ha inizio nel 1738. Il progetto della Reggia è affidato a A.Canevari e A.Medrano, il progetto del Parco è attribuito a F. Geri. L’impianto classicistico del parco settecentesco (diviso in Bosco Superiore e Bosco Inferiore) viene trasformato in chiave paesaggistica nei primi decenni del XIX secolo.
Nell’ambito delle iniziative per il restauro e la valorizzazione della Reggia e del Parco è stato promosso nel 2001 uno studio di fattibilità, dall’Amministrazione Provinciale di Napoli e dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio di Napoli e Provincia d’intesa con l’Università degli Studi Federico II.
Si è dato quindi avvio al processo di riqualificazione dell’intero Sito, puntando al suo rilancio non solo attraverso il restauro della Reggia e del Parco, ma soprattutto attraverso l’attribuzione di nuovi significati e funzioni al complesso.
La finalità prioritaria è soprattutto quella di ricostruire l’originaria unità morfologica, ricomponendo il perimetro originario della tenuta borbonica in un Sistema Integrato di funzioni culturali, scientifiche e turistico-ricreative che confermi le attuali destinazioni d’uso qualificanti (Facoltà di Agraria, Orto Botanico, Parco pubblico) e le integri con nuove funzioni compatibili e coerenti con le finalità generali di conservazione e riqualificazione.
Nello specifico, la riproposizione dei sentieri secondari non più individuabili del bosco superiore, sono stati ipotizzati sulla base di analisi storiche e di tracce esistenti in situ e per le vecchie pavimentazioni naturali in terreno stabilizzato, il progetto definitivo prevedeva una sistemazione dei sentieri con manto erboso rinforzato.
La nostra proposta di variante concretizzata dall’impresa assegnatrice dell’appalto, ha riguardato l’impiego di una miscela premiscelata a base di zeolite naturale (tufo micronizzato in curva) e legante a base di calce aerea armata con una rete in fibra di vetro strutturale alcalo resistente.
BATTUTO TUFO e ZEOARMATURA in fibra di vetro AR
BATTUTO TUFO della ZEOCALCE è un battuto biocompatibile ad alto spessore per aree pedonabili e/o carrabili, esterne ed interne è utilizzato nella realizzazione di massetti pedonabili e a richiesta anche per aree carrabili, la sua composizione lo rende perfettamente idoneo per la realizzazione di viali, piazze, percorsi ecologici, passi montani, etc.
Grazie alle sue particolari caratteristiche, BATTUTO TUFO può essere applicato su supporti di varia natura (lapilli, calcestruzzo, pietre calcaree, granulati di ogni genere) con eccellenti risultati di adesione e stabilità confermati da specifiche prove di laboratorio, in grado di riproporre l’aspetto estetico delle antiche pavimentazioni in terreno naturale, privo delle problematiche di degrado e spolvero di quest’ultime.
BATTUTO TUFO biocompatibile ad alto spessore e formato da due componenti; un inerte a base di zeolite o coccio pesto in curva granulometrica da 0 a 8 mm ed un legante a base di calce idraulica di natura pozzolanica, ottenuta dalla reazione tra calce aerea e opportune quantità di zeoliti ad alto indice idraulico.
BATTUTO TUFO Viene fornito e posto in opera con le attrezzature opportune al tipo di lavorazione, per spessori fino a 10 cm con sottofondi (solo per esterni) con caratteristiche permeabili stabilizzate drenanti di natura calcarea o preferibilmente lapilli opportunamente compattati alla quota di progetto.
ARMATURA DEL BATTUTO
Al fine di incrementare le proprietà portanti della pavimentazione in battuto ed in particolare per le aree esterne carrabili, è possibile ricorrere all’impiego di ZEOARMATURA rete di rinforzo in fibra di vetro AR in grado di aumentare la capacità portante della pavimentazione e di controllare la propagazione dei dissesti, senza affrontare alcuna problematica di degrado e manutenzione, grazie all’inalterabilità delle reti in fibra di vetro.
In questi casi prima della getto e la posa del BATTUTO TUFO, il supporto viene armato con la rete inserita nel terzo inferiore dello spessore del conglomerato.
Questa la situazione storica….
… questo l’aspetto finale dell’intervento del 2012 visibile a tutti
Di seguito un’altra applicazione eseguita presso l’area archeologica di Cuma (NA)
XI 01 – Battuto di tufo per pavimentazioni pedonabili e carrabili
CON RIFERIMENTO ALLA MALTA PER RESTAURO DEL CALCESTRUZZO DEI FRONTI DEI BALCONI HO AVUTO UNA PUBBLICITà CHE PROPONEVA MONOTOP X 2 . Volevo sapere cosa ne pensate e un prezzo per valutare l’applicazione come consumo di materiale,compreso il primer per il ferro ed eventualmente anche la pittura. Grazie
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il SIKA MONOTOP X2 è una malta a rapida presa di classe R3. Il vantaggio rispetto a una malta standard (SIKAMONOTOP 622) e quello di poter realizzare la contemporanea riparazione e rasatura del manufatto oggetto della riparazione anche con elevati spessori (fino a 5 cm in un singolo strato). Presenta anche alcuni aspetti negativi come la necessita di impastare un sacco ed utilizzarlo immediatamente data la presa rapida, caratteristica e prestazione che nel periodo estivo può essere sconsigliabile, oltre ad avere un costo superiore.
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stefano, non puoi immaginare come sia contento nel verificare il livello di specializzazione da te raggiunto e l’opportunità che garantisci a noi tecnici. ti chiederai chi io sia. sono tommaso spinosa da mondragone, architetto . negli anni ottanta sono stato direttore dei lavori e progettista di alcuni interventi di consolidamento per insufficienti armature di travi e pilastri in cls armato a mondragone ( cerchiature, placcaggi e iniezioni alla sika), di interventi di idro pulitura (remar), attintatura di fabbricati ( sandtex) . tutti con la consulenza di tuo padre e con Vs personale. l’ultimo lavoro lo seguisti anche tu. ottimo anche questo intervento in battuto di tufo.
in ogni caso mi fa piacere poter nuovamente collaborare (salvo questa maledetta crisi che ci sta distruggendo) . saluti, tommaso spinosa
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Ciao Tommaso con Papà che ti saluta, ricordiamo perfettamente degli interventi Mondragonesi correlati alla straordinarie mozzarelle che ci consigliavi. Ti ringrazio dei complimenti utili a farmi continuare su questa strada della informazione on line per il restauro di qualità. A parte la crisi, sarebbe interessante per entrambi riprendere la collaborazione nella tua zona per la promozione degli argomenti espressi nel blog, attraverso capitolati o varianti da proporre a committenze, si in crisi economica ma sempre più colmi di problematiche edili. Spero rivederti presto, mandami il tuo numero che appena in zona prendiamo un caffè.
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Sono veramente stupefatto; è una referenza? E il costo della lavorazione?
Andrea Giordano
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Ingegnere buongiorno, si credo sia un’ottima referenza in quanto il parco è accessibile a tutti, tutto l’anno. In calce all’articolo troverà un documento in word scaricabile con una analisi del prezzo in opera da capitolato. cordialità
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