Le attività di adeguamento sismico di strutture esistenti mediante isolamento alla base rivestono un ruolo molto importante nella messa in pratica della protezione sismica di edifici e costruzioni in generale.
In questo caso l’analisi progettuale dell’opera risulta più delicata interessando aspetti non pienamente controllabili o che necessitano di approfondite verifiche e valutazioni.
Diventa fondamentale considerare le caratteristiche dei materiali e del progetto utilizzato nella costruzione originale, le valutazioni riguardanti gli interventi di rinforzo delle strutture e di installazione dei dispositivi, la definizione del piano di isolamento e la valutazione dei costi di adeguamento rispetto alla costruzione ex novo dell’opera
Normativa di riferimento
La progettazione e la realizzazione del dispositivo è stata eseguita in conformità alle seguenti normative ed istruzioni:
- D.M. 14/01/2008 “Normativa Tecnica sulle Costruzioni”
- UNI EN 15129:2009 “Dispositivi antisismici”.
Per quanto detto, risulta interessante analizzare un caso pratico di applicazione degli isolatori elastomerici della TEC S.r.l. di Bari, utilizzati nell’adeguamento sismico della scuola “A. Notte” nel comune di Macchia Godena in provincia di Isernia.
Nel caso in esame, l’adeguamento sismico e funzionale della struttura preesistente è risultato vantaggioso rispetto alla demolizione e ricostruzione di un nuovo edificio.
Il progetto ha previsto l’utilizzo di un sistema di isolamento composto da diciotto slitte scorrevoli in acciaio inox e PTFE e da ventidue isolatori elastomerici.
Nella fase iniziale è stato predisposto il piano di fondazione e di isolamento mediante lo sbancamento delle aree di fondazione interessate e il relativo rinforzo strutturale; sono state gettate anche le travi di collegamento e i ringrossi dei pilastri in corrispondenza delle future sedi dei dispositivi e, nel getto, sono state inglobate le dime per il collegamento degli isolatori alle strutture.
A questo punto inizia l’installazione dei dispositivi che è stata condotta dalla TEC in tutte le fasi operative.
Si è proceduto gradualmente e, per ogni punto di appoggio, sono stati predisposti martinetti idraulici per lo scarico delle strutture; quindi è stato effettuato il taglio del pilastro corrispondente mediante sega a disco o a filo diamantato.
Foto 1 – Martinetti idraulici
Terminate le operazioni di taglio e di ripristino delle superfici, è stato posizionato il dispositivo di isolamento. Per evitare cedimenti dovuti alla deformabilità verticale degli isolatori e delle slitte, il passaggio di carico dai martinetti al dispositivo è stato mediato attraverso l’utilizzo di un martinetto piatto a perdere inserito tra isolatore e struttura superiore.
Tale martinetto viene messo in pressione utilizzando materiale indurente e inglobato nel getto di sigillatura previsto tra isolatore e sovrastruttura.
Foto 2 – Dispositivi di isolamento applicati
Quindi, con la procedura sopra descritta risulta possibile effettuare l’installazione di dispositivi anche su opere preesistenti e, inoltre, effettuare rilievi conoscitivi quali la misura dei carichi effettivamente agenti sui singoli pilastri.
Ciò conferma l’ampia applicabilità dell’isolamento sismico ad un numero sempre maggiore di casi pratici
SMORZATORI ANTISISMICI VISCOELASTICI
Gli smorzatori antisismici viscoelastici si utilizzano laddove sia richiesta la dissipazione diretta di una elevata aliquota dell’energia sismica trasmessa alle strutture.
Tali dispositivi possono essere utilizzati in associazione o meno con sistemi di isolamento alla base delle strutture.
A seconda delle necessità progettuali è possibile realizzare gli smorzatori secondo due principali caratteristiche di risposta: fisso in esercizio e mobile sotto sisma o mobile in esercizio e rigido sotto sisma.
Nel primo caso il dispositivo è rigido fino ad una soglia di intervento oltre la quale inizia a muoversi e a garantire la dissipazione viscosa della energia sismica trasmessa alle strutture.
Nel secondo caso lo smorzatore aumenta la sua rigidezza in relazione alla velocità di scorrimento realizzando una completa mobilità per spostamenti lenti e risultando rigido nel caso di azioni impulsive legate al vento o carichi sismici.
Questo permette di realizzare la collaborazione al supporto dei carichi impulsivi da parte dei sistemi di vincolo fissi e degli smorzatori.
Il dispositivo è costituito da due sistemi di collegamento in acciaio provvisti di snodi sferici per l’ancoraggio alle strutture e da un cilindro idraulico ad effetto smorzante viscoelastico.
L’utilizzo di oli siliconici e guarnizioni sintetiche garantiscono l’affidabilità nel tempo dello smorzatore e la sua efficienza anche dopo numerosi cicli di lavoro mantenendo pressoché inalterate le sue caratteristiche dissipative.
TEC srl RICERCA CONTINUA PER PRODOTTI CERTIFICATI
I continui sforzi profusi dalla TEC S.r.l. di Bari, nelle attività di ricerca si sono concretizzati nel raggiungimento di importanti obiettivi.
Tra i principali vi è la messa a punto di una nuova mescola elastomerica ad alto smorzamento utilizzata nella produzione di isolatori sismici elastomerici.
Diretta conseguenza di tale attività è stata la definizione della progettazione e dei metodi di produzione di una completa gamma di isolatori e la relativa certificazione secondo la normativa europea EN 15129 con la conseguente marcatura CE del prodotto.
Infatti, la legislazione prevede che i dispositivi antisismici utilizzati nelle costruzioni siano provvisti di marcatura CE e che tale indicazione sia subordinata al soddisfacimento di una serie di requisiti normativi nonché alla verifica del prodotto e del processo di produzione da parte di un Ente terzo indipendente della Comunità Europea.
Tali enti devono essere accreditati, per l’Italia, presso il Servizio Tecnico Centrale del Ministero delle Infrastrutture e dei Lavori Pubblici e, per gli altri paesi intercomunitari, presso i ministeri di competenza. In questa ottica, la TEC S.r.l. ha affrontato l’iter di certificazione avvalendosi dell’ente notificato INCERTRANS strutturando tutte le procedure di controllo del processo di fabbricazione e gestionali.
Inoltre, sono state realizzate le prove di laboratorio richieste sia sulla mescola che sui dispositivi in scala reale. Anche in questo caso tutte le prove sono state svolte presso un laboratorio esterno qualificato presso l’Ente Certificatore.
Una prova molto interessante consiste nel test dinamico a taglio del dispositivo che riproduce alquanto realisticamente le sollecitazioni dovute al sisma; in questo caso l’isolatore viene caricato assialmente con il carico sismico di progetto e vengono realizzati cicli di deformazione a taglio per vari livelli di spostamento con frequenza pari a 0,5 Hz.
Da questa prova si rilevano importanti parametri di funzionamento e prestazionali del dispositivo quali il modulo tangenziale e il coefficiente di smorzamento, oltre a verificarne le caratteristiche di robustezza.
Mediante ulteriori prove, inoltre, sono stati testati molti altri aspetti quali le caratteristiche della gomma e la variabilità delle stesse rispetto alla temperatura, alla frequenza di prova e dopo invecchiamento.
Proprio sulla base dell’esperienza accumulata nelle attività di certificazione, la TEC ha progettato una gamma completa di isolatori elastomerici, illustrata nelle tabelle a seguire, al fine di aiutare i progettisti nella scelta dei dispositivi di isolamento.
Ti scrivo per ricordardi le schede dei materiali relatve alle problematiche esposte( impermeabilizzazione in controspinta su muratura, termoisolamento per condensa sulle pareti interne, finitura intonaco di calce).
Saluti
diego guarino
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tento di chiamarti invano…..
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