In alcune zone Campane il tessuto architettonico rurale fonda il proprio valore costruttivo sull’impiego di elementi naturali come i blocchi in tufo a “faccia a vista”, che hanno consentito per secoli, un economico valore compositivo in armonia con l’ambiente.

𝗤𝗨𝗘𝗦𝗧𝗔 𝗧𝗥𝗔𝗗𝗜𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗖𝗢𝗦𝗧𝗥𝗨𝗧𝗧𝗜𝗩𝗔 𝗣𝗢𝗡𝗘 𝗣𝗘𝗥𝗢̀ 𝗡𝗢𝗡 𝗣𝗢𝗖𝗛𝗜 𝗣𝗥𝗢𝗕𝗟𝗘𝗠𝗜 𝗣𝗘𝗥 𝗖𝗜𝗢̀ 𝗖𝗛𝗘 𝗥𝗜𝗚𝗨𝗔𝗥𝗗𝗔 𝗟𝗔 𝗠𝗔𝗡𝗨𝗧𝗘𝗡𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘, 𝗜𝗟 𝗥𝗜𝗡𝗙𝗢𝗥𝗭𝗢 𝗘 𝗜𝗟 𝗖𝗢𝗡𝗦𝗢𝗟𝗜𝗗𝗔𝗠𝗘𝗡𝗧𝗢 𝗦𝗧𝗥𝗨𝗧𝗧𝗨𝗥𝗔𝗟𝗘 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗔𝗡𝗨𝗙𝗔𝗧𝗧𝗜.
Laddove sussistono vincoli che obbligano il mantenimento del tufo a vista, la tecnica della Ristilatura Armata dei giunti con trefolo in acciaio inox AISI 316 costituito da fili intrecciati in diametro 3/5 mm, è una soluzione adatta al rinforzo strutturale di questa tipologia muraria, quando non è quindi possibile adottare tecniche di consolidamento tradizionali o innovative ricoprenti i paramenti esterni (tipo CRM).

Questo metodo della ristilatura armata, non invasivo e “rimovibile”, rispetta i principi base di tutela delle costruzioni storiche, integrandosi perfettamente al manufatto e mantenendone l’aspetto estetico e può essere utilizzata sia per rinforzare singoli pannelli murari, che per l’intero edificio, realizzando efficaci connessioni tra pareti adiacenti anche ortogonali, grazie alla continuità dei cavi in acciaio che armano i giunti di malta ed ai collegamenti trasversali passanti fino all’intonaco armato (CRM) realizzato in interno (vedi foto con la rete rossa), collegamenti realizzati mediante barre elicoidali in acciaio inox AISI 316/304 di diametro 8/10 mm.

L’intervento prevede barre di connessione e idonei dispositivi in acciaio inox per il fissaggio tra i trefoli e le barre stesse, oltre all’impiego di una malta strutturale pozzolanica fibroarmata per la rabboccatura dei giunti e per la ricopertura della rete in fibra di vetro interna (CRM).


𝗣𝗲𝗿 𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗲𝗿𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼, 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲, 𝗮 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗱𝗶𝘀𝗰𝘂𝘁𝗲𝗿𝗲, 𝘀𝘁𝘂𝗱𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝘃𝗮𝗹𝘂𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼, 𝗮𝗹 𝟯𝟯𝟱𝟲𝟮𝟬𝟮𝟮𝟮𝟭 – 𝗹𝗮𝗻𝗰𝗲𝗹𝗹𝗼𝘁𝘁𝗶@𝗲𝗱𝗶𝗹𝗮𝗻.𝗶𝘁.